LA SACRA BIBBIA - ANTICO TESTAMENTO - AGGEO

INTRODUZIONE AL LIBRO DI AGGEO

Autore e ambiente storico
Gli Israeliti che erano tornati a Gerusalemme dall'esilio, dopo l'autorizzazione concessa dal re di Persia, Ciro, nel 538, avevano trovato un paese devastato e abbandonato. La sopravvivenza era resa più difficile dai cattivi raccolti e dalla povertà. Anche nell'impero persiano la situazione era preoccupante a motivo dell'instabilità politica: alla morte del re Cambise, successore di Ciro, avvenuta nel 522 a.C., erano infatti seguiti disordini politici.
In queste condizioni di estrema difficoltà, gli Israeliti dovevano affrontare le preoccupazioni quotidiane della vita e non sentivano come urgente l'esigenza di ricostruire il tempio di Dio a Gerusalemme, che era stato distrutto dai Babilonesi nel 587.
Il profeta Aggeo si rivolge agli Israeliti e cerca di far comprendere che le loro difficoltà derivano da un indebolimento della fede, che si manifesta proprio nella mancata ricostruzione del tempio.

Caratteristiche principali
Il libro riferisce l'attività del profeta tra l'agosto e il dicembre dell'anno 520 a.C. e riporta i suoi discorsi, indirizzati soprattutto al governatore Zorobabele e al sacerdote Giosuè. Il profeta annunzia che il Signore punisce il suo popolo che si preoccupa più delle proprie case che della casa del Signore (1,1-14). Siccome è imminente il giorno in cui il Signore verrà, bisogna ricostruire il tempio, per accoglierlo. Esso potrà essere più splendido del precedente (2,1-9) e metterà fine alla misera situazione in cui il popolo si trova (2,10-20). Allora Dio benedirà il suo popolo, lo proteggerà e gli darà un nuovo re (2,20-23).

Schema
- Il nuovo tempio e le sue esigenze di santità 1,1-2,14
- Le promesse del Signore 2,15-23

LIBRO DI AGGEO

CAPITOLO 1
E' ORA DI RICOSTRUIRE IL TEMPIO
1 Nel secondo anno del regno di Dario, il primo giorno del sesto mese, il Signore parlò per mezzo del profeta Aggeo. Il messaggio era rivolto al governatore di Giuda, Zorobabele figlio di Sealtiel, e al sommo sacerdote Giosuè, figlio di Iozedak.
2 Il Signore dell'universo disse ad Aggeo: «Questo popolo dice che non è ancora il momento di ricostruire il tempio del Signore».
3 Ed ecco il messaggio del Signore inviato per mezzo del profeta Aggeo:
4 «Vi sembra giusto abitare in case riccamente decorate, mentre il mio tempio è in rovina?
5 E ora io, il Signore dell'universo, vi invito a riflettere sulla vostra situazione.
6 Voi avete seminato molto, ma avete raccolto poco. Avete cibo, ma non a sufficienza da sentirvi sazi; avete da bere, ma non abbastanza per essere allegri. Avete vestiti, ma non abbastanza per riscaldarvi. Il salario del lavoratore si esaurisce in fretta, come in una borsa bucata.
7 «Ora io, il Signore dell'universo, vi invito a riflettere sulla vostra situazione.
8 Salite sul monte, tagliate il legno necessario e ricostruite il tempio. Questo mi farà piacere e mi renderà onore. Lo affermo io, il Signore.
9 Avete sperato grandi raccolti, ma ecco il poco che avete ottenuto. Io ho disperso quel che avevate radunato a casa vostra. «Io, il Signore dell'universo, vi domando: Perché questo? Perché la mia casa è in rovina, mentre ciascuno di voi si preoccupa della propria?
10 Per questo il cielo non vi manda la rugiada e la terra non dà frutto.
11 Io ho provocato la siccità sulla terra, sui monti, sui campi di grano, sulle vigne, sugli uliveti e sulle altre coltivazioni, sugli uomini, sulle bestie e su ogni lavoro che voi fate».
12 Zorobabele figlio di Sealtiel, e il sommo sacerdote Giosuè figlio di Iozedak, e tutti quelli che erano ritornati dall'esilio ascoltarono il messaggio del Signore, loro Dio, riferito dal profeta Aggeo. Aggeo aveva completato così la missione che il Signore gli aveva affidato. E il popolo riconobbe l'autorità del Signore.
13 Allora Aggeo, il messaggero del Signore, si rivolse al popolo, secondo la missione che aveva ricevuto, e disse: «Io il Signore sarò con voi, ve lo prometto».
14 Allora il Signore risvegliò il desiderio di ricostruire il tempio in Zorobabele figlio di Sealtiel, governatore di Giuda, e in Giosuè, figlio di Iozedak, sommo sacerdote, e in quelli che erano ritornati dall'esilio. Tutti intrapresero i lavori per la ricostruzione del tempio del Signore dell'universo, loro Dio.
15 Era il ventiquattresimo giorno del sesto mese nel secondo anno del regno di Dario.

CAPITOLO 2
LO SPLENDORE DEL NUOVO TEMPIO
1 Il ventunesimo giorno del settimo mese dello stesso anno, il Signore parlò di nuovo per mezzo del profeta Aggeo.
2 Il messaggio era rivolto al governatore di Giuda, Zorobabele figlio di Sealtiel, e al sommo sacerdote Giosuè figlio di Iozedak, e a quelli che erano ritornati dall'esilio:
3 «C'è ancora qualcuno tra di voi che ha visto il mio tempio com'era prima al momento del suo splendore? E adesso in quali condizioni lo vedete? Non vedete che ora è ridotto a nulla?
4 Per questo ora io, il Signore, dico: Riprendi coraggio, Zorobabele! Riprendi coraggio, sommo sacerdote Giosuè, figlio di Iozedak! Coraggio, gente di tutto il paese! Mettetevi al lavoro, perché io sarò con voi. Ve lo prometto io, il Signore dell'universo.
5 Ho preso questo impegno con voi quando siete usciti dall'Egitto. Perciò non dovete aver paura, perché io sarò presente in mezzo a voi.
6 Io, il Signore dell'universo, tra non molto scuoterò il cielo, la terra, il mare e il continente.
7 Farò tremare tutte le nazioni. I loro tesori affluiranno qui, e io ridarò al mio tempio il suo splendore. Lo affermo io, il Signore dell'universo.
8 Infatti tutto l'argento e l'oro della terra mi appartengono.
9 In questo modo lo splendore del nuovo tempio sarà più grande di quello del primo, e in questo luogo io vi darò la pace. Io, il Signore dell'universo, ve lo prometto».

IL POPOLO E' IMPURO
10 Il ventiquattresimo giorno del nono mese del secondo anno del regno di Dario, il Signore, Dio dell'universo, si rivolse ancora al profeta Aggeo,
11 per dirgli:
- Domanda ai sacerdoti di pronunziare un giudizio su questo argomento.
12 Supponiamo che un uomo porti in un lembo del suo vestito carne offerta al Signore. Se il vestito tocca pane, cibo cotto, vino, olio o qualsiasi altro alimento, questi alimenti sono forse da ritenersi consacrati al Signore?
- No, - risposero i sacerdoti alla domanda di Aggeo.
13 Allora Aggeo chiese ancora:
- Supponiamo che un uomo sia impuro per aver toccato un cadavere. Se poi egli tocca del cibo, questo diventerà impuro?
I sacerdoti risposero:
- E' impuro.
14 Allora Aggeo continuò:
- Così il Signore giudica questo popolo e questa nazione. Tutto quel che fanno e tutto quel che mi offrono è impuro.

IL SIGNORE PROMETTE LA SUA BENEDIZIONE
15 Il Signore dice: «Da oggi in avanti fate bene attenzione. Prima che cominciaste a mettere pietra su pietra, per ricostruire il mio tempio,
16 che cosa vi succedeva? Andavate nel granaio a cercare venti sacchi di grano, ma ce n'erano solo dieci. Andavate al tino per prendere cinquanta litri di vino, ma ce n'erano solo venti.
17 «Io ho distrutto qualsiasi cosa che voi cercavate di far crescere: ho fatto seccare o marcire i cereali, ho fatto cadere la grandine, ma non siete tornati a me, il Signore.
18 Da oggi in avanti fate bene attenzione. Questo giorno, il giorno in cui si sono poste le fondamenta del mio tempio, è il ventiquattresimo del nono mese. Fate bene attenzione.
19 Non c'è più grano nei granai, non è vero? Le vigne, gli ulivi, gli alberi di fico e di melograno non hanno prodotto niente. Da oggi però io vi restituirò la mia benedizione».

LA PROMESSA DEL SIGNORE A ZOROBABELE

20 Lo stesso giorno, il ventiquattro del mese, il Signore si rivolse una seconda volta ad Aggeo
21 per chiedergli di riferire questo messaggio a Zorobabele, governatore di Giuda:
«Io scuoterò il cielo e la terra.
22 Farò cadere i re dai loro troni e metterò fine alla potenza dei regni della terra. Farò rovesciare i carri con i loro cocchieri, i cavalli moriranno e i cavalieri si uccideranno tra di loro.
23 In quel giorno io ti prenderò, Zorobabele, figlio di Sealtiel, servo mio, e ti custodirò come un anello prezioso, perché io ti ho scelto per rappresentarmi. Lo affermo e lo prometto io, il Signore dell'universo».
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